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Yamaha presenta il minibus pensato per le Olimpiadi di Tokyo

L’estate 2020 sarà dominata, inutile negarlo, dalle Olimpiadi di Tokyo, che si terranno dal 24 Luglio al 9 Agosto.

Ma cosa avranno in comune gli atleti e i fortunati spettatori che potranno godersi lo spettacolo proprio dal Nuovo Stadio Nazionale del quartiere di Shinjuku? Un minibus ultra-tecnologico… oltre all’adrenalina, ovviamente!

Si tratta di un piccolo gioiellino uscito fuori dalla collaborazione Yamaha-Sony che risponde al nome di SC-1, nato come prototipo di Golf Car, cioè di quei piccoli veicoli che vengono utilizzati per gli spostamenti da una buca all’altra.

L’idea è completamente innovativa e basata su un unico obiettivo: intrattenere i passeggeri (e i passanti), quasi come fosse una grande console di gioco.

I dettagli

SC-1 è un piccolo mezzo dotato di svariati display che proiettano sequenze in realtà aumentata, di quelle, per intenderci, con cui ci si può confrontare attraverso i visori 3D della PlayStation, persino interagendo con i menù attraverso comandi vocali; ma c’è di più.

Da lì è anche possibile accedere a diverse piattaforme di streaming, come Netflix o Amazon Prime Video, ma in una accezione completamente diversa dal solito: le immagini proposte dagli schermi, infatti, appaiono sovrapposte all’ambiente circostante grazie all’installazione di particolari monitor ultrasottili che non sono nient’altro che… i finestrini! Un elemento che ha un doppio vantaggio, visto che, proprio grazie a questa peculiarità, anche all’esterno vengono riprodotte delle immagini, rappresentate, più che altro, da banner pubblicitari scelti, neanche a dirlo, da una intelligenza artificiale in modo che cambino in base ai target di riferimento (i passanti) guardando all’età e al sesso biologico. Insomma, qualcosa che avremmo pensato di trovare solo nei film di fantascienza, fino a qualche tempo fa: il futuro è già qui.

Il veicolo, tuttavia, è concepito per essere piccolo e semiautonomo (e tassativamente non in vendita) e può ospitare, infatti, soltanto fino a 5 passeggeri, oltre al tecnico di bordo: questo garantirà micro-spostamenti sempre piacevoli, confortevoli e sicuri, oltre che interazioni umane, forse, anche più intime, al netto della presenza preponderante dell’alta tecnologia.

Le batterie sono sostituibili in meno di un minuto ed il campo visivo del robot gode di un sistema di rilevamento Lidar che consente la continua memorizzazione di nuovi dati di viaggio acquisendoli direttamente dai sensori perimetrali.

Si tratta di una versione evoluta di un prototipo Sony del 2017 che, sicuramente, ha molte più carte in regola per strabiliare e diventare protagonista di un evento così importante.

Non ci resta che attendere il 2020 per scoprire i feedback (e sbirciare tra le Instagram stories) di chi lo utilizzerà!

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