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Il Vesuvio: storia e curiosità del simbolo di Napoli

Sicuramente tra i vulcani più conosciuti al mondo, il Vesuvio è il vero simbolo del capoluogo partenopeo. La sua storia millenaria è ricca di leggende e curiosità. Vediamo quali sono le principali.

La storia del Vesuvio

Secondo gli studi effettuati, il Vesuvio è nato circa 200.000 anni fa. Gli antichi fornirono al vulcano diversi nomi: Bisvio, Vèsulo, Vèsuro, Vèsulo,Vèsvio, Vesùbio, Besùbio, Bèsuvio, Bèbio, Bèmbio, Vèsebio, Mèulo. Ad ogni modo, tutti i nomi avevano la radici “ves” che in latino sta per “fuoco”. Nella mitologia invece si trova sovente il termine «Vesuvinum», probabilmente associato al Dio Bacco, il dio dell’ebrezza e del vino, data la presenza di vigneti nella zona.

Nell’antichità il vulcano non aveva lo stesso aspetto odierno: consisteva infatti in un unico monte molto alto (circa 3.000 metri). Soltanto a seguito della famosa eruzione del 79 D.C. che distrusse Pompei ed Ercolano, il monte collassò. Inoltre, sopo l’eruzione, il vulcano venne identificato dall’iconografia cristiana come la bocca dell’inferno e l’abitazione del Diavolo. Ulteriori eruzioni esplosive si ebbero nella seconda metà del ‘600, mentre l’ultima eruzione effusiva-esplosiva si ebbe nel 1944.

Il vulcano più monitorato al mondo

Oltre ad essere uno dei più famosi al mondo, il Vesuvio è anche il vulcano più monitorato. La sua storia eruttiva e le sue caratteristiche lo rendono infatti un osservato speciale, che necessita di un controllo costante. In particolare, il monitoraggio è affidato all’Osservatorio Vesuviano.

Parco Nazionale del Vesuvio

Il Parco Nazionale del Vesuvio consiste nel territorio circostante al vulcano, all’interno del quale è presente un patrimonio naturale unico al mondo. Il parco, istituito il 5 giugno del 1994, ospita ben 612 specie appartenenti al mondo vegetale e 227 specie appartenenti al mondo animale e si estende per una superficie di 7.259 ha.

Le leggende più famose sul Vesuvio

Come abbiamo detto all’inizio, sono tante le storie e le leggende che riguardano il Vesuvio, a partire ad esempio dalla storia della Ninfa Marina Leucopetra, contesa tra Vesevo e Sebeto. Secondo la leggenda, un giorno la fanciulla, mentre raccoglieva conchiglie sulla spiaggia, venne raggiunta da i due uomini, che avevano intenzione di rapirla. La Ninfa si gettò nel mare e si trasformò in pietra. Vesevo, per la disperazione dovuta alla perdita, si trasformò in pietra lavica, mentre invece le lacrime di Sebeto si trasformarono in un fiume. La nascita del Vesuvio, secondo la leggenda, si deve alla rabbia di Vesevo che fece crescere le pietre in altezza.

Un’altra leggenda vede invece protagonista Pulcinella. La famosa maschera napoletana, secondo un racconto del ‘700, sarebbe nata dal guscio di un uovo magico posto proprio sul Vesuvio per volontà del Dio degli Inferi e dei Morti, ovvero Plutone, per chiedere l’aiuto di un salvatore per risolvere l’ingiustizia che regnava nella città.

Infine, un’ultima leggenda riguarda il Duca di Napoli Giovanni III. La storia è stata tramandata dal Dottore della Chiesa dell’anno 1000, Pietro Damiani, che raccontò che un giorno, un uomo mentre recitava i salmi, vide degli uomini di colore portare del fieno; il prete chiese chi fossero e loro risposero che erano demoni intenti a trasportare il fieno necessario per alimentare il fuoco, sui cui sarebbe bruciato vivo il Duca Giovanni III. L’uomo a questo punto riferì tutto al Duca Giovanni, il quale gli rispose dicendo che avrebbe preso l’abito talare per espiare i suoi terribili peccati, a seguito dell’incontro con l’Imperatore Ottone II, che però non avvenne. La profezia dei demoni quindi si avverò e, dopo un po’ di tempo, il Duca morì bruciato. Proprio durante la sua morte sul Vesuvio comparvero fiamme rosse, che stavano a significare che i demoni avevano ricevuto l’anima dannata.

 

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Curiosità
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